Termografia per le applicazioni Edilizie e per il Restauro Edile In edilizia la tecnica termografica è ancora agli albori anche se nei ultimi tempi sono sempre di più i tecnici che si avvalgono di tale tecnica per individuare i difetti nella muratura di una casa. La tecnica termografica in edilizia può essere uno strumento indispensabile per individuare ponti termici, perdite d’acqua, modifiche effettuate nelle fasi di ristrutturazione dell’edificio. I rilievi termografici risultano utili durante la costruzione della casa, in modo da poter individuare immediatamente eventuali ponti termici dell’edificio. Cosa sono i Ponti Termici ? Con questo nome viene definita quella parte o area di un edificio in cui si riscontrano dei cambiamenti del flusso di calore. La zona interessata dal ponte termico presenta una resistenza termica inferiore rispetto al resto dell’involucro. I ponti termici possono essere di tre tipi : Ponti termici causati dai materiali. Ponti termici causati da una cambio geometrico o semplicemente ponti termici geometrici. Ponti termici causati da fonti di margine variabili presenti nell’edificio ad esempio il riscaldamento a pavimento. I ponti termici non possono essere rimossi completamente ma possiamo diminuirli analizzando l’edificio con un sistema termografico all’infrarosso che diventa una verifica della bontà della posa in opera dei materiali e del rispetto del progetto. Alcuni studi stanno cercando di individuare una procedura che verifichi con la misura termografica la resistenza termica dei materiali Un’ altro impiego che la termografia offre in ambito edilizio è l’individuazione delle perdite idriche. L’ acqua in un edificio può penetrare attraverso le infiltrazioni o tramite una perdita di un tubo in pressione o di scarico. Le infiltrazioni d’ acqua sui tetti piani o nelle cantine generalmente sono provocate da un deterioramento di parte dell’ impermeabilizzazione. La tecnologia infrarosso consente di individuare la parte di impermeabilizzazione deteriorata grazie al diverso gradiente termico diverso causato dalla parte umida. Un tubo d’acqua calda viene facilmente individuato con la termocamera infrarossi, in questo caso la differenza di temperatura, causata dall’acqua riscaldata dalle nostre caldaie, è notevole e quindi facilmente individuabile. Con l’acqua fredda i tubi hanno una temperatura bassa, in base alla stagione la differenza di temperatura tra il tubo e la muratura varia ma generalmente l’acqua fredda fatta scorrere per qualche minuto è più fredda dei muri. Nonostante la bassa temperatura non sia indice di emissività la termocamera, con alcuni accorgimenti, riesce ad individuare la perdita localizzando il punto di rottura del tubo. La muffa in un edificio può provocare dei problemi di tipo allergico. La muffa sprigiona le sue spore che per inalazione vengono assorbite dal nostro corpo. Alcune spore causano potenti allergie in quanto allergeni altre rilasciano potenti tossine che provocano infiammazioni polmonare soprattutto nei bambini. Negli ambienti, la presenza di muffa può significare che qualcosa non va: una scarsa esposizione solare (spesso la muffa è uccisa dalla luce diretta del sole), un’eccessiva umidità (dal sottosuolo per un mancato isolamento, o dal tetto per delle infiltrazioni), mancata ventilazione o una scarsa manutenzione dei mobili in essi contenuti (alcune muffe si cibano del legno, specie quelle che si depositano negli angoli dietro ai mobili). La muffa si può formare nelle zone dove ci sono dei ponti termici. In questi punti dell’edificio la temperatura superficiale interna risulta più bassa rispetto al resto della superficie. In queste zone la temperatura può facilmente scendere sotto il punto di rugiada, formando così umidità provocata dalla condensazione del vapore acqueo. Queste superfici sono generalmente interessate da macchie di umidità, che con i nostri occhi spesso non riusciamo ad individuare, e successiva formazione i muffa. Nei restauri edilizi la termografia viene impiegata con successo nell’individuazione delle risalite di umidità nei muri. Anche in questi casi l’acqua presente nel materiale fa variare le caratteristiche di resistenza termica variando gradualmente dalla parte più secca a quella più umida. La termografia riesce ad individuare la tessitura del muro sotto la malta, si riesce così a capire in base alla geometria se il muro è costituito da mattoni o pietre, eventuali rattoppi, porte o finestre chiuse in precedenti ristrutturazioni, cambi di materiale in genere individuando eventuali ornamenti nascosti da una ristrutturazione.